Studio LATITUDE - Tumore alla prostata metastatico ad alto rischio: Abiraterone riduce la mortalità del 38%


L'aggiunta di Abiraterone acetato ( Zytiga ) alla terapia ormonale tradizionale per il tumore alla prostata, nei pazienti con cancro metastatico ad alto rischio riduce il rischio di mortalità del 38%.
Queste le conclusioni di LATITUDE, uno studio di fase 3 condotto su 1.200 pazienti e presentato al Meeting dell'ASCO ( American Society of Clinical Oncology ).

L’aggiunta di Abiraterone ha inoltre più che raddoppiato l’intervallo di tempo prima della progressione del tumore, da 14.8 mesi nel gruppo controllo a 33 mesi nei soggetti trattati con Abiraterone.

Poiché la crescita del tumore della prostata è influenzata del testosterone, viene impiegata come terapia di prima linea la terapia ormonale ( deprivazione androgenica ) che inibisce la produzione di testosterone da parte dei testicoli.
Il testosterone viene anche prodotto anche , seppur in quantità minore, dalle ghiandole surrenali e dalle cellule del tumore della prostata.
L’Abiraterone è in grado di bloccare la produzione di testosterone a tutti i livelli, andando ad inibire l'enzima 17alfa-idrossilasi/C17.20-liasi ( CYP17 ), che catalizza la conversione di pregnenolone e di progesterone in precursori del testosterone.

LATITUDE è uno studio internazionale, randomizzato e controllato contro placebo che ha arruolato pazienti con nuova diagnosi di tumore della prostata in fase metastatica ad alto rischio, non-trattati in precedenza con terapia ormonale.
I pazienti presentavano almeno due fattori di rischio tra cui: punteggio di Gleason pari a 8 o valore superiore; 3 o più metastasi ossee; 3 o più metastasi viscerali ( ad esempio a livello epatico ).
I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a gruppo terapia ormonale più Abiraterone e Prednisone oppure al gruppo terapia ormonale più placebo.
Il Prednisone, un cortisonico, viene aggiunto alla terapia con Abiraterone per contrastarne alcuni effetti indesiderati come bassi livelli di potassio o aumento della pressione.

Dopo un periodo di follow-up medio di 30.4 mesi, i pazienti trattati con Abiraterone, presentavano un rischio di mortalità ridotto del 38% rispetto al gruppo di controllo.
I pazienti trattati con Abiraterone hanno inoltre presentato una riduzione del 53% del rischio di progressione del tumore ( ritardo nella progressione del tumore in media di 18.2 mesi ), rispetto al gruppo di controllo.

I pazienti assegnati ad Abiraterone hanno presentato una maggiore incidenza di effetti indesiderati rispetto ai soggetti del gruppo di controllo: ipertensione ( 20% versus 10% ), basse concentrazioni di potassio ( 10.4% vs 1.3% ) e alterazioni degli enzimi epatici ( 5.5% versus 1.3% ). ( Xagena_2017 )

Fonte: American Society of Clinical Oncology ( ASCO ) Meeting, 2017

Xagena_ Urologia_2017