Aspirina e altri farmaci antinfiammatori non-steroidei in relazione al rischio di cancro alla prostata
Recentemente si è focalizzato l’interesse sul ruolo che l'infiammazione può svolgere nello sviluppo del cancro alla prostata e se l'uso di Aspirina ( Acido Acetilsalicilico; ASA ) o altri farmaci antinfiammatori non steroidei ( FANS ) possa influenzarne il rischio.
In uno studio caso-controllo volto a indagare la relazione tra questi farmaci e rischio di tumore alla prostata, sono stati analizzati i dati di esposizione dettagliati da 1.001 casi diagnosticati con cancro alla prostata nel periodo 2002-2005, e 942 controlli appaiati per età, provenienti da King County, Washington ( Stati Uniti ).
È stata osservata una riduzione significativa del 21% del rischio di cancro alla prostata tra gli attuali utilizzatori di Aspirina rispetto ai non-utilizzatori.
L’uso a lungo termine di Aspirina ( superiore a 5 anni: odds ratio, OR=0.76 ) e l'uso giornaliero di Aspirina a basso dosaggio ( OR=0.71 ) sono stati associati a una diminuzione del rischio.
Non c'è stata evidenza che l'associazione con l'uso di Aspirina variasse in base all’aggressività della malattia, ma c'è stato un cambiamento dell’effetto ( interazione P=0.02 ) con una variante genetica nella prostaglandina-endoperossido sintetasi 2 ( PTGS2 ) ( rs12042763 ).
Il rischio di carcinoma alla prostata non era correlato all'uso di FANS diversi dall’Aspirina o Acetaminofene ( Paracetamolo ).
Questi risultati hanno fornito un'ulteriore prova che l'Aspirina può avere attività chemiopreventiva contro il tumore alla prostata. ( Xagena_2010 )
Salinas CA et al, Am J Epidemiol 2010; 172: 578-590
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