Screening per tumore della prostata: bassa incidenza di mortalità dopo 7 e 10 anni di osservazione
Gli effetti dello screening basato sulla valutazione dei livelli dell’antigene prostatico specifico ( PSA ) e dell’esame rettale digitale sul tasso di morte per carcinoma della prostata non sono noti.
I Ricercatori della Washington University School of Medicine di St. Louis, negli Stati Uniti, hanno presentato il primo report del Prostate, Lung, Colorectal, and Ovarian ( PLCO ) Cancer Screening Trial sulla mortalità per tumore della prostata.
Dal 1993 al 2001, 76.693 uomini sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere screening annuale ( n=38.343 ) o assistenza standard come controllo ( n=38.350 ).
Agli uomini del gruppo screening è stato offerto un test di valutazione dei livelli di PSA per 6 anni e esame rettale digitale per 4 anni.
Nel gruppo screening, i tassi di compliance sono stati dell’85% per l’esame del PSA e dell’86% per l’esame rettale digitale.
Dopo 7 anni di follow-up, l’incidenza del tumore prostatico per 10.000 persone-anno è stata di 116 ( 2.820 tumori ) nel gruppo screening e di 95 ( 2.322 tumori ) nel gruppo controllo ( rate ratio, RR=1,22 ).
L’incidenza di morte per 10.000 persone-anno è stata di 2,0 ( 50 decessi ) nel gruppo screening e di 1,7 ( 44 decessi ) nel gruppo controllo ( RR=1,33 ).
I dati a 10 anni sono risultati completi al 67% e in linea con queste osservazioni.
In conclusione, dopo 7 e 10 anni di osservazione, il tasso di morte per tumore della prostata è risultato molto basso e non ha mostrato differenze significative nei due gruppi di studio. ( Xagena_2009 )
Andriole GL et al, N Engl J Med 2009; 360: 1310-1319
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