Tumore alla prostata: le analisi di real world evidence hanno confermato l'efficacia di Abiraterone e il miglioramento della qualità di vita


In occasione del Congresso ASCO ( American Society of Clinical Oncology ) sono state presentate numerose analisi di real world evidence che hanno fatto emergere significativi dati della pratica clinica reale sui percorsi terapeutici dei pazienti con tumore alla prostata, in particolare tumore metastatico resistente alla castrazione.

I dati di real world evidence hanno fornito informazioni su questa precisa popolazione di uomini, per la quale non si avevano specifiche opzioni di cura prima dell’introduzione della classe delle nuove terapie ormonali, di cui il primo farmaco in Italia è stato l'Abiraterone ( Zytega ).
L’uomo del mondo reale spesso presenta comorbidità cardiovascolari, problematiche ossee, problemi neurologici come dolore, fatica e depressione.
I dati emersi hanno mostrato come la terapia con Abiraterone non solo mantenga la sua efficacia nonostante la presenza di problematiche stabili ma presenti anche un profilo migliore per la qualità della vita della persona in cura.

In particolare, al Meeting dell'ASCO, sono stati presentati i risultati di quattro analisi sugli effetti che può avere la terapia con Abiraterone in termini di peggioramento, o insorgenza, delle problematiche che più frequentemente colpiscono gli uomini affetti da tumore metastatico alla prostata resistenti alla castrazione.
Le analisi sono state effettuate sulle comorbidità di diverse tipologie di paziente: paziente cardiopatico, paziente con implicazioni cognitive e paziente con patologie ossee.

Nello specifico, tutte le quattro analisi hanno messo in evidenza un profilo di efficacia e sicurezza favorevole per Abiraterone.

La prima analisi ha valutato eventi avversi del sistema nervoso centrale come fatica, dolore e riduzione della dosaggio di farmaco, in pazienti con carcinoma prostatico metastatico resistente alla castrazione in cura con Abiraterone rispetto a pazienti in cura con Enzalutamide ( Xtandi ).
I risultati hanno mostrato come gli uomini in cura con Abiraterone hanno meno probabilità di incorrere in queste implicazioni cognitive e di andar incontro a riduzione del dosaggio.

Analogamente, i risultati dell’analisi sul peggioramento cognitivo e l’insorgenza di sintomi depressivi, hanno dimostrato che i pazienti in cura con Abiraterone presentano un ridotto peggioramento dei sintomi della depressione e un minor peggioramento cognitivo rispetto a quelli in cura con Enzalutamide.

Riguardo al rischio di eventi scheletrici, valutati in una terza analisi, esso è risultato più alto del 34% per i pazienti che hanno seguito la terapia con Enzalutamide rispetto ad Abiraterone.

L’ultima analisi ha preso in esame la sicurezza cardiovascolare della terapia con Abiraterone, la quale è risultata sicura e ben tollerata anche nei pazienti con comorbidità cardiovascolari o fattori di rischio per patologie coronariche.

Nel complesso le evidenze hanno indicato che non solo il dato di efficacia della terapia è mantenuto indipendentemente dalle problematiche del paziente reale ma anche che c’è un generale beneficio in termini di qualità di vita, il che rappresenta sicuramente un valore concreto per il paziente. A questo va aggiunta l’efficacia della cura in varie sedi di malattia, inclusa quella ossea che è la più frequente nel tumore alla prostata.

Quello alla prostata è la forma di tumore più comune negli uomini, con oltre 400.000 nuovi casi diagnosticati in Europa ogni anno.
Ci sono attualmente tre milioni di uomini affetti da questa patologia in Europa. ( Xagena_2016 )

Fonte: Janssen, 2016


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