TAR-210, sistema a rilascio intravescicale di Erdafitinib nel cancro della vescica non-muscolo-invasivo con alterazioni selezionate di FGFR
Sono stati presentati i primi risultati di uno studio di fase 1, multicentrico, in aperto, che sta valutando la sicurezza e l'efficacia di TAR-210, un sistema di somministrazione intravescicale progettato per fornire il rilascio di Erdafitinib, un inibitore della tirosin-chinasi dei recettori pan-FGFR, nella vescica dei pazienti con cancro della vescica non muscolo-invasivo ( NMIBC ) con alterazioni selezionate del recettore del fattore di crescita dei fibroblasti ( FGFR ).
I risultati includevano i dati della Coorte 1 [ ( C1 ); pazienti con tumore NMIBC recidivante, non-responsivo al Bacillo di Calmette-Guérin ( BCG ) ad alto rischio ( HR ) ( Ta/T1 di alto grado; solo papillare ) che hanno rifiutato o non erano idonei per la cistectomia radicale ], e Coorte 3 [ ( C3 ); pazienti con tumore NMIBC a rischio intermedio ( IR ) ( Ta/T1 con malattia papillare di basso grado ] con lesioni tumorali visibili.
Al cut-off dei dati del 29 agosto 2023, 43 pazienti erano stati trattati con TAR-210 nelle due coorti. Dei 16 pazienti in C1 con tumore NMIBC ad alto rischio che avevano almeno una valutazione della risposta, l'82% era libero da recidiva ( RF ).
La durata media dell’esposizione al trattamento è stata di 3,7 mesi, con il 94% dei 16 pazienti ancora in studio.
Nello studio C3, l'87% dei 27 pazienti che hanno ricevuto almeno una valutazione della risposta con tumore NMIBC a rischio intermedio hanno ottenuto una risposta completa ( CR ). La durata mediana dell’esposizione al trattamento è stata di 4,2 mesi.
Gli eventi avversi correlati al trattamento ( TRAE ) più comuni sono stati gli eventi del tratto urinario inferiore di grado 1/2.
Non si sono verificate tossicità dose-limitanti, e nessun decesso.
Due pazienti hanno interrotto lo studio a causa di eventi avversi relativi a sintomi urinari di lieve entità, e un paziente ha presentato reazione avversa grave ( pielonefrite e sepsi ).
In conclusione: negli ultimi 50 anni i pazienti con cancro della vescica non-muscolo-invasivo a rischio alto o intermedio hanno visto limitati progressi nel panorama terapeutico, e le opzioni disponibili sono associate a un alto rischio di recidiva e a un significativo carico di effetti collaterali.
TAR-210 potrebbe rappresentare una nuova soluzione per i pazienti con cancro localizzato alla vescica.
Il cancro della vescica non-muscolo-invasivo è un tumore che si localizza nel tessuto che riveste la superficie interna della vescica. Il muscolo della vescica non è coinvolto.
I pazienti sono classificati in uno di tre gruppi di rischio che descrivono la probabilità che il cancro progredisca, si diffonda ulteriormente o si ripresenti dopo il trattamento: a basso rischio, a rischio intermedio o ad alto rischio.
La cistectomia radicale è attualmente raccomandata per i pazienti con carcinoma della vescica non-muscolo-invasivo con fallimento della terapia con BCG, con una sopravvivenza cancro-specifica superiore al 90% se eseguita prima della progressione muscolo-invasiva. Dato che il tumore alla vescica non-muscolo-invasivo colpisce tipicamente i pazienti più anziani, molti potrebbero non essere disposti o non-idonei a sottoporsi a cistectomia radicale.( Xagena_2023 )
Fonte: ESMO ( European Society of Medical Oncology ) Meeting 2023
Xagena_Medicina_2023